Frammenti di specchi

Un sogno, le speranze perse dell’adolescenza, gli amori vissuti e dimenticati nel passaggio nell’età adulta sono parte di quello specchio rotto, spaccato, distrutto dalla vita

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Autore: Andrea K. Lanza
Pagine 242
ISBN 9791281623637

 5,99 16,00

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Andrea K. Lanza

Giornalista, autore tv, Andrea K. Lanza è nato il 14 Ottobre del 1976. Scrive per Alias/Il manifesto, collabora di tanto in tanto con Nocturno Cinema, ha creato il sito Malastranavhs, e in passato ha sgominato truffatori per la redazione di Max Laudadio a Striscia la notizia. A maggio 2024 è uscito con il suo primo romanzo, Lia – l'altra faccia dei Malavoglia, edito da Edikit, e a Giugno 2024 ha visto la luce il suo saggio sulle arti marziali, Continuavano a chiamarlo Bruce Lee, edito da Bloodbuster edizioni. Lia, l’altra faccia dei Malavoglia è il suo primo romanzo.

Frammenti di specchi è l’antologia che Andrea K. Lanza ha cominciato a scrivere ai tempi del liceo, ben 32 anni fa. Ogni racconto è un taglio, ogni racconto un nuovo intenso dolore dal sapore di fragrante assenzio; un sogno, le speranze perse dell’adolescenza, gli amori vissuti e dimenticati nel passaggio nell’età adulta sono parte di quello specchio rotto, spaccato, distrutto dalla vita.
Come in un luna park leggerete di mostruose meraviglie: delitti nascosti dietro gli occhi di un topo, balli in maschera all’interno di castelli vuoti, poi thriller alla Lucio Fulci, una cena galante arricchita da un potente veleno, la Morte che si innamora e lettere che provengono dal nulla. Non ci sono eroi, ma eterni sconfitti, dilaniati nell’anima da sentimenti così prepotentemente devastanti da essere tutto così decadente e romantico.
Alla fine, però, davanti a tanto buio esiste, forse, la luce.

 “E lei capì che mai sarebbe uscita dal teatro. Si gettò senza forza in una folla affamata. Il vecchio mostrò ora i suoi occhi. «Lo spettacolo era così sublime» sorrise, «che dopo smisi di vedere». Al posto dei suoi occhi perle di colori vivaci riflettevamo i miei di occhi. Fu allora che mi accorsi di avere una maschera.”

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