Lia, l’altra faccia dei malavoglia

La Sicilia, i Malavoglia, vampiri e sete di vendetta.
Tutto questo nel libro di Andrea K. Lanza.

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Autore: Andrea K. Lanza
Pagine 206
ISBN 9791281623163

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Andrea K. Lanza

Andrea K. Lanza nasce a Luino nel 1976. Dopo gli studi umanistici si lancia presto nel giornalismo, soprattutto la cronaca locale e la critica cinematografica. Nel 1994 è inserito nella redazione del magazine milanese Convegni, poi è la volta del quotidiano La provincia di Varese, col ruolo di cronista, e de Il manifesto, che lo vede da anni come penna di punta della sezione musica con articoli che spaziano dalla cultura pop allo studio dei generi musicali classici. Scrive per la rivista Nocturno, ha fondato il sito Malastrana vhs, è stato caporedattore della rivista Horror Time e ha curato una rubrica fissa per il magazine Syfy. Dal 2014 al 2018 ha lavorato come autore tv per Striscia la Notizia nella redazione di Max Laudadio e ha scritto per La5 il programma Pulci famose. Scrive di cronaca di frontiera per il quotidiano Il corriere del Ticino che gli permette di raccontare storie intimiste tra l’Italia e la Svizzera. Nel 2024 pubblica un saggio sul cinema delle arti marziali per Bloodbuster edizioni.
Lia, l’altra faccia dei Malavoglia è il suo primo romanzo.

Sono passati diversi anni dai fatti narrati da Verga nel capolavoro verista I Malavoglia. L’arrivo di una straniera nel paese di Aci Trezza genererà una spirale di vendetta e di scontri fratricidi, di orrori sepolti e amori perduti. In un tempo che diventa ucronico, con le canzoni moderne che danno spazio alle filastrocche siciliane, con il verismo che abbraccia un universo fantastico di vampiri e automi, Lia, l’altra faccia dei malavoglia analizza la storia interrotta, nel libro di Verga, di una ragazza che per amore e vergogna sparì, piccola piccola, a Catania in un bordello. “Arancini with kung fu” potrebbe essere il genere di questo romanzo, citazionista, pulp, poetico, erotico e post moderno, che riporta il lettore ai film di genere del nostro cinema popolare, senza mai perdere d’occhio però l’omaggio a Verga e al nostro romanzo storico italiano.

Lia, l’altra faccia dei Malavoglia è la lotta di una donna forte ed emancipata contro anni di soprusi, violenza e sottomissioni da parte di un mondo, ora e nel 1868, dalla parte degli uomini.

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